Come descrivere una scena erotica

Sono passati cinque anni da quando ho pubblicato l’articolo come scrivere scene “forti” e, nonostante questo, è ancora l’articolo più letto e condiviso del blog.
I termini di ricerca sono molto simili e tutti per lo più relativi al modo migliore per scrivere scene erotiche o di tortura all’interno di un racconto o di un romanzo.

Per questo motivo, ho deciso di riprendere in mano quel vecchio articolo e ampliarlo, al fine di fornire una guida il più completa possibile sui giusti ingredienti per una buona scena erotica.
Di sicuro seguirà anche un articolo dedicato alle scene di violenza e tortura all’interno di un romanzo, con i miei tempi biblici, ovvio…

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Come scrivere una sinossi

Come avevo scritto nell’articolo Come presentarsi a un editore, di norma, oltre alla presentazione, in fase di spedizione di un manoscritto vengono richiesti una sinossi e un piccolo estratto del testo (o l’intero manoscritto).

Vediamo quindi come scrivere una sinossi, partendo da una premessa fondamentale: la sinossi non è la quarta di copertina.

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Dire “addio” a una storia

Questo sarà un articolo scritto di getto, per cui non ci saranno paragrafi, elenchi puntati o sottostrutture complesse.
Ho deciso così sia per la tematica che andrò a trattare, sia perché, dopo più di un anno in cui non aggiorno il blog, ho bisogno di riprenderci la mano.

Questo post nasce dal fatto che la stesura di LEDE, la mia saga fantasy, è finalmente ultimata e ha richiesto un totale di cinque anni e nove mesi.

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3 buoni motivi per documentarsi

libraryIn genere, uno dei consigli che si dà in narrativa è scrivi di ciò che sai.
Diciamo che è la soluzione più comoda, che esclude il lavoro di documentazione necessario ad acquisire conoscenze che non si possiedono.
Se volessi scrivere la storia di uno sviluppatore JAVA che vive in Brianza non avrei bisogno di informarmi sulle tecniche di programmazione o sulla geografia della Brianza. Sono conoscenze che già possiedo.
Diverso sarebbe il caso in cui io decidessi di scrivere una storia ambientata nella foresta pluviale amazzonica. Non ci sono mai stata e non so quali siano le problematiche del viverci in mezzo, quindi avrei necessariamente bisogno di documentarmi.
Per coloro che sono restii a un buon lavoro di documentazione prescrittura, ecco tre buoni motivi per cui è necessario documentarsi. Continue reading →

Scrivere scene “forti”

5268559005_86539b1164_oOggi vorrei parlare di un tema che mi sta particolarmente a cuore e che fin troppo spesso ha limitato e limita la mia scrittura: l’imbarazzo.
Partendo dal presupposto che un giorno qualcuno leggerà ciò che scrivo, mi viene naturale chiedermi: ma cosa penserà il lettore?
Questa piccola subdola domanda mi fa ogni volta cancellare interi paragrafi. Continue reading →

Gli obiettivi dei personaggi

archery7865159650_12d17679a5_oQuando si tratta di scrivere una storia, penso che uno degli elementi più importanti sia l’evidenza di un obiettivo.
Non tanto di un obiettivo della storia in sé, di cui tratterò nel post della prossima settimana, quanto di un obiettivo a cui i personaggi tendono attraverso le loro azioni.
Prima di iniziare a scrivere, è fondamentale avere chiaro dove si vuole andare a parare e non solo per quanto riguarda il finale. Continue reading →

Descrivere i personaggi

11289422296_fb1c2b8240_oQuando si introduce un nuovo personaggio in una storia, è inevitabile fornirne una descrizione, sia essa caratteriale, fisica o psicologica.
Il mio modo di descrivere i personaggi si è evoluto negli anni di pari passo con il mutamento stilistico subito dalla mia scrittura.
In origine, la mia preoccupazione principale era l’aspetto fisico. Spendevo pagine e pagine di storia per descrivere gli occhi, i capelli, la figura e l’abbigliamento del personaggio.
In seguito, mi sono concentrata maggiormente su una descrizione caratteriale, ovvero sul modo che il personaggio aveva di interagire con gli altri, quindi prestavo particolare attenzione ai modi di dire e al tono dei dialoghi. Continue reading →