La mia amica Nina

Non pubblico un racconto sul mio blog da tanto tempo.
Ho scritto questo racconto per bambini ben cinque anni fa. Avrei potuto ambientarlo in un luogo immaginario, in un qualsiasi periodo storico futuro o passato, ma ho scelto di ambientarlo a Trezzo sull’Adda, all’incirca negli anni Cinquanta.
Le ambientazioni e i piccoli riferimenti dell’epoca mi sono stati raccontati da mio nonno e io ho scelto di inserirli in un racconto, che rimanesse per sempre nero su bianco, in suo ricordo.
Vi auguro una buona lettura.

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Al di là dell’impossibile

Alice portava un bracciale d’oro al polso, a ricordarle il suo nome. Non sapeva se fosse davvero suo ma, quando si era risvegliata, se lo era trovato appoggiato sul petto e aveva deciso di indossarlo. Era graffiato e un po’ ammaccato ma era il suo tesoro più prezioso. Era l’ultima traccia di una vita passata che era convinta di aver vissuto e che era svanita insieme ai suoi ricordi.
Si trovava lì da novecentoquarantatre giorni. Contava a mente nella speranza di mantenersi lucida. Non aveva necessità di apporre segni. Se fosse stata privata di nuovo della memoria, i graffi sulla parete non gliel’avrebbero certo restituita.  Continue reading →

Croissant in vetrina

18953292873_e75359669a_oAlberto cercò con attenzione una sedia lontana dal bancone del bar. Individuò due trespoli arancioni, alti e dall’aria scomoda, in un angolino che dava proprio sulla strada. Preferiva mangiare in vetrina, piuttosto che sentirsi asfissiare e assordare da tutta quella calca che affollava il locale.
Si sedette, producendo un gran baccano con le gambe della sedia, e si pentì di essersi lasciato convincere da Lucia.
Attese che la ragazza lo raggiungesse e Continue reading →