Alberto cercò con attenzione una sedia lontana dal bancone del bar. Individuò due trespoli arancioni, alti e dall’aria scomoda, in un angolino che dava proprio sulla strada. Preferiva mangiare in vetrina, piuttosto che sentirsi asfissiare e assordare da tutta quella calca che affollava il locale.
Si sedette, producendo un gran baccano con le gambe della sedia, e si pentì di essersi lasciato convincere da Lucia.
Attese che la ragazza lo raggiungesse e Continue reading →