L’amore quotidiano – Maria Tarditi

“L’amore quotidiano” di Maria Tarditi (maestra di scuola elementare per trentotto anni in Piemonte, sua terra d’origine, dove nacque nel 1928 e morì nel 2017) è un’altra chicca speciale che ho trovato alla fiera del libro di Rivoli.

Lo stile di scrittura è semplice e lineare, fruibile a tutti, potrebbe essere un bel dono per i propri nonni.
Questo romanzo fotografa la realtà umile e modesta dell’Italia del secondo dopoguerra. Mi ha suscitato i ricordi di nostalgica tenerezza che i miei nonni mi hanno regalato con il racconto della loro infanzia e giovinezza in una terra prevalentemente agricola che, con orgoglio, lavorava tenacemente per riprendersi dalla miseria post-bellica.

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Ancora una volta con te – Dustin Thao

Da diversi anni, è una mia piccola tradizione, prima di un lungo viaggio in treno, trascorrere l’attesa nella libreria della stazione e acquistare un libro che mi faccia compagnia.
Avevo più di un’ora di attesa a Milano Centrale, prima di salire sul treno per Venezia, e non riuscivo proprio a decidermi.
C’erano tanti libri belli, ma nessuno era quello giusto.
Alcuni erano troppo grossi e pesanti da portare in giro in uno zainetto già stracolmo, altri erano scritti con un font troppo piccolo, altri ancora erano troppo impegnativi per essere letti in treno verso la meta delle mie vacanze.
Volevo qualcosa di leggero, carino ma non banale, e la copertina di “Ancora una volta con te” mi ha subito catturata.
Lo avevo già visto in alcuni post su Instagram e ho pensato che facesse proprio al caso mio.

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Il destino della guerriera – Laura Novelli

Penso che il genere storico sia uno dei più complicati da scrivere.

Lo “svarione” è sempre dietro l’angolo, il lavoro di documentazione è lungo, spesso complicato, e non è semplice calarsi in una mentalità diversa da quella odierna.

Per questo motivo, pur essendo un genere che amo, capita di rado che io mi immerga tra le pagine di un buon romanzo storico. Peraltro, di solito, mi affido sempre ai soliti autori, che ben conosco, quali Ken Follett e Manfredi.

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Come descrivere una scena erotica

Sono passati cinque anni da quando ho pubblicato l’articolo come scrivere scene “forti” e, nonostante questo, è ancora l’articolo più letto e condiviso del blog.
I termini di ricerca sono molto simili e tutti per lo più relativi al modo migliore per scrivere scene erotiche o di tortura all’interno di un racconto o di un romanzo.

Per questo motivo, ho deciso di riprendere in mano quel vecchio articolo e ampliarlo, al fine di fornire una guida il più completa possibile sui giusti ingredienti per una buona scena erotica.
Di sicuro seguirà anche un articolo dedicato alle scene di violenza e tortura all’interno di un romanzo, con i miei tempi biblici, ovvio…

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