Come scrivere una sinossi

Come avevo scritto nell’articolo Come presentarsi a un editore, di norma, oltre alla presentazione, in fase di spedizione di un manoscritto vengono richiesti una sinossi e un piccolo estratto del testo (o l’intero manoscritto).

Vediamo quindi come scrivere una sinossi, partendo da una premessa fondamentale: la sinossi non è la quarta di copertina.

Lo scopo della quarta di copertina è incuriosire il lettore e spingerlo ad acquistare il libro.
Lo scopo della sinossi è svelare all’editore l’intero contenuto del manoscritto, finale compreso, per consentirgli di decidere velocemente se il testo è di suo interesse o meno.

La sinossi deve essere breve
Se il vostro testo è lungo 300 pagine, la vostra sinossi ideale non dovrebbe superare una pagina di word in formato A4.
Alcuni editori chiedono addirittura una sinossi inferiore ai 2000 caratteri, per cui poco più di una cartella editoriale.
Se avete scritto una saga, e questo ve lo dico per esperienza grazie ad alcuni editori che si sono presi la briga di rispondermi e guidarmi nella stesura della documentazione richiesta, inviate la sinossi dettagliata del volume che state sottoponendo all’attenzione dell’editore (idealmente, il primo) e delle mini-sinossi per ognuno degli altri volumi.
Insieme alla sinossi, non spedite l’intera saga, a meno che non sia espressamente richiesto.
Molti editori pubblicano solo saghe la cui stesura è già conclusa (per cui specificate che avete terminato), ma la valutazione avviene per singolo volume.

La sinossi non deve contenere giudizi sull’opera
Quando un editore valuta la vostra sinossi, non è interessato a sapere se il vostro romanzo è il capolavoro del secolo, se siete maestri della suspense o se narrate vicende al cardiopalmo.
Non è importante nemmeno che scriviate quanto è figo il vostro protagonista.
Scrivete solo ciò che accade nella storia, i punti salienti della trama.
Non è una quarta di copertina.

Specificate il genere o almeno a chi vi rivolgete
Se è un romanzo per bambini, iniziate con “Il romanzo si rivolge a un pubblico giovane, dai 5 anni di età, e segue le vicende di Pincopallo”.
Se è un fantasy, un horror, un thriller o anche un romanzo di genere mainstream, specificatelo.
Se poi volete fare una cosa carina, indicate il genere anche nell’oggetto della mail o nella lettera di presentazione contenuta nel corpo della mail.
Molti editori hanno i comitati di lettura suddivisi per collana.
Non costringeteli a leggere l’intera sinossi per capire di che genere si tratta e a chi girare la mail.
Indicatelo nelle primissime righe e magari anche nella mail.

Inserite il finale
L’ho scritto anche all’inizio dell’articolo, ma lo ribadisco: il finale dev’essere scritto nella sinossi.
Non dovete convincere un lettore a comprare il vostro libro, dovete riassumere la totalità della vicenda in poco meno di una facciata.

Siate onesti
Ciò che scrivete nella sinossi deve rispecchiare il contenuto del manoscritto.
Se parlate di troll, non potete scrivere che parlate di vampiri perché vendono di più.
Se avete scritto un giallo in cui ci sono un paio di morti ammazzati con un colpo di pistola, non potete scrivere che è un romanzo cruento, con sangue a fiumi e scene splatter per adeguarvi alla “moda del momento”, qualunque essa sia.
Il vostro romanzo è unico e originale (o almeno si spera che sia tale): valorizzatelo.

In futuro, tornerò di sicuro a parlare dell’argomento saghe, visto che mi tocca da vicino e che ho avuto la fortuna di incontrare direttori editoriali che mi hanno aiutata a presentare al meglio la mia opera.

Nel frattempo, se l’articolo vi è piaciuto e volete supportare il mio blog, iscrivetevi alla newsletter!
Niente SPAM, lo giuro. Riceverete solo una mail ogni volta in cui pubblicherò un nuovo articolo.
Per seguirmi, è sufficiente che facciate scroll della pagina verso l’alto e, in basso a destra, vi comparirà un piccolo bottone bianco con la scritta “Segui”.
Compilate il campo mail e cliccate su “Registrami”.
Ricordatevi di convalidare l’iscrizione cliccando sul link che riceverete via mail!


2 Comments

  1. So di che cosa parli, però questo (ovvero il “raccontare la trama”) penalizza lavori dove lo stile è un elemento fondamentale di tutta la struttura. Se per esempio ti raccontassi alla perfezione la trama di uno dei miei racconti brevi non ti starei comunicando tante cose, così come se ti raccontassi la trama del mio romanzo – che ha una struttura narrativa destrutturata – non farei capire nulla!

    Ecco perché quando scelgo un libro, oltre alla quarta di copertina – che mi racconta a grandi linee la trama – leggo sempre un paio di pagine!

    CMQ scrivere una sinossi è un lavoro che non dovrebbe fare l’autore, così come occuparsi della copertina, dell’impaginazione ecc.

    Purtroppo questo è un mondo imperfetto 😀

    Piace a 1 persona

    Rispondi

    1. Sono d’accordo, un autore non dovrebbe scrivere né la sinossi né la quarta di copertina…

      Per la sinossi, ho avuto la fortuna di “incontrare” il direttore editoriale della casa editrice “Il ciliegio” che mi ha spiegato come scriverla per renderla facilmente fruibile dagli editori.
      Senza i suoi consigli, non so se avrei avuto lo stesso numero di riscontri positivi che ho ottenuto.
      Tra l’altro, lui non ha avuto nulla da guadagnarci, è stato davvero molto gentile e professionale.

      Per la quarta di copertina, diciamo che avevo scritto una vera schifezza e che ho chiesto aiuto ai miei lettori beta. L’editore poi l’ha integrata con ciò che ha ritenuto necessario.
      Riguardo a impaginazione, copertina, editing… Per fortuna ha fatto tutto la Porto Seguro!
      Ti dico solo che l’ultima mail prima della stampa l’ho inviata alla mia editor di domenica a mezzanotte 😀

      "Mi piace"

      Rispondi

Commenta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...