Il post di oggi non era in programma e si è fatto largo nel calendario editoriale all’improvviso.
In sostanza, Cogito Ergo Leggo è stato nominato per il Liebster Blog Award.
Prima di iniziare, vi fornisco una piccola spiegazione, per chi ancora non sapesse di cosa si tratta:
“Il Liebster Blog Award è una sorta di riconoscimento che i blogger conferiscono ad altri blogger con un numero di followers inferiore ai 200 ed è stato istituito nel 2011.”
Se siete interessati ad avere maggiori informazioni, vi rimando all’articolo “Liebster award per scoprire nuovi blog” pubblicato da Barbara Businaro che ripercorre la storia del premio dalle sue origini a oggi.
Le regole per il 2016 sono le seguenti:
- Ringraziare i blog che ti hanno nominato e assegnato il premio.
- Scrivere qualche riga (max 300 parole) sul blog che preferite, spiegando perché vi piace e aggiungere il relativo link.
- Scrivere, a piacere, 11 cose di te.
- Premiare a tua volta 11 blog con meno di 200 follower.
- Formulare le 11 domande per i blogger che si nomineranno.
- Rispondere alle 11 domande poste dal blog o dai blogger che ti hanno nominato.
- Informare i blogger del premio assegnato.
Ringraziare i blog che ti hanno nominato e assegnato il premio
Ringrazio Barbara Businaro, di Webnauta, per la nomina ricevuta e per avermi aiutata a collocare il post in una categoria più o meno coerente con l’argomento.
Seguo il suo blog da tempo, anche se commento di rado, e trovo che abbia una grafica molto pulita. L’autrice è chiara nell’esposizione dei contenuti e spesso fornisce un punto di vista originale e interessante. Se vi capita, fateci un giro.
I blog che preferisco
Il premio vorrebbe che ne indicassi uno solo ma, onestamente, i blog che preferisco sono due.
Scrivere Vivere: è un blog che ha, come argomenti principali, la lettura e la scrittura. La prima volta che ci sono capitata, è stato tramite un commento lasciato dall’autrice, Grazia Gironella, a un articolo di Daniele Imperi. Nonostante la grafica non mi avesse catturata, ho deciso di leggere alcuni post pescandoli a caso dall’indice degli articoli (che peraltro reputo un’ottima idea per agevolare la consultazione). Da quel momento, mi sono affezionata agli articoli di Grazia e al suo modo di esporre i pensieri. Trasmette una sensibilità unica e ha una delicatezza nel trattare gli argomenti che non ho ritrovato in nessun altro blog. La mia rubrica preferita è “emozioni al microscopio”.
L’apiario di Luca: l’autore, appassionato di apicoltura, condivide con i lettori le sue esperienze nel campo, arricchendole di curiosità storiche e letterarie in merito a questa bellissima professione. Tratta anche del diritto e della legislazione vigenti in Italia relativi agli sciami e alla collocazione degli apiari, nozioni che è necessario conoscere per avviare un’attività, sia essa commerciale o per passione personale.
Gli articoli sono chiari e precisi, adatti anche ai non addetti ai lavori, per fornire un’idea sul funzionamento del mondo apistico, nella speranza che la gente ne abbia sempre meno paura e che comprenda l’utilità e l’enorme beneficio che questo animale sociale apporta al pianeta.
11 cose su di me
- Mi piacciono molto i viaggi e ogni tanto trascino incaute persone in avventure in giro per il mondo in ambienti ostili o poco adatti alle attività umane (il mio ragazzo, dopo essere finito in Artide, ha messo in chiaro che nel deserto del Gobi non verrà).
- Amo scrivere perché mi dà la possibilità di creare nuovi personaggi o realizzare società utopiche (come sto facendo in LEDE).
- Amo leggere perché mi rilassa e mi fornisce l’ispirazione necessaria a scrivere fanfiction (che, per il bene del mondo, non vengono divulgate).
- Tra i quattordici e i diciassette anni ho passato tre lunghi anni da fangirl. Nonostante il periodo delle gif brillantinate sui forum sia finito, il cosplay rimane uno dei miei hobby attuali e le fanfiction shonen’ai continuano a esercitare su di me un discreto fascino.
- Il mio ragazzo è una delle persone più pazienti del mondo e mi sta aiutando a compilare questa lista, di sabato sera, nonostante io mi sia mangiata un intero spiedino (nonché l’unico) della sua grigliata di carne.
- Ho un bisogno compulsivo di controllare le azioni delle persone che mi stanno intorno poiché temo che accada/sia accaduto loro qualcosa di male o che mi nascondano qualcosa che dovrei sapere (a casa mia, i muri hanno le orecchie).
- Ho una memoria eidetica (io non ci credo, ma così sostiene il mio ragazzo). Ricordo nel dettaglio anche fatti avvenuti più di vent’anni fa e non perdo occasione per usarli a mio vantaggio.
- Ho difficoltà a instaurare nuove relazioni sociali, poiché temo sempre di non soddisfare le aspettative delle persone che non conosco.
- Non butto niente e sono un’accumulatrice seriale. Sono gli altri che buttano per me (quando lo consento).
- Ogni tanto mi appassiono a un libro/film/fumetto al punto di non parlare d’altro per giorni, con conseguente rottura di maroni per tutti quelli che mi stanno intorno.
- Non mi fido del parere altrui in assenza di prove certificate, siglate e bollate. I criteri di selezione sono a mia totale discrezione e soggetti a variazione nel tempo.
Per quanto riguarda i punti mancanti, visto che arrivo tra gli ultimi, evito di nominare blogger che potrebbero darmi fuoco o riempirmi il blog di virus per aver affibbiato loro un’altra nomina.
Se avete già ricevuto una nomina, potete inserire il link del vostro Liebster Award nei commenti.
Se non l’avete ricevuta, lascio il premio aperto per voi, che siete passati di qui, nel caso abbiate voglia di parteciparvi.
Alla fine questo Liebster Award ha contagiato anche te! 😉
M’incuriosisce la frase “scrivere fanfiction (che, per il bene del mondo, non vengono divulgate)”
Perchè? Le scrivi ancora o erano qualcosa di giovanile scrittura che non ti rispecchia più?
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Ciao e ehm… benvenuta nel blog!
Fa un po’ strano darti il benvenuto. Alla fine, come dicevi tu tempo fa, cambia solo la piazzetta in cui scrivere 🙂
Le fanfiction che ho scritto anni fa e pubblicato su EFP non mi rispecchiano più. Il mio stile è cambiato, così come il modo di esporre i pensieri nella storia. In questi anni, però, ho continuato a scriverne, perché mi piace farlo, mi rilassa e mi mette di buon umore. Ovviamente, siccome non mi curo dello stile o della coerenza degli eventi, evito di divulgarle e le tengo solo per me, per pura soddisfazione personale. Sono una fan delle “what if?” e dei “crack pairing” 🙂
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Chiara, trovare il nome del mio blog in un tuo articolo è stata davvero una piacevole sorpresa! Grazie infinite per le belle parole che hai speso per un piccolo blog di nicchia come il mio, per me significa molto.
…Ma lo sai che anche la mia ragazza da adolescente scriveva su EFP? Anche lei non va particolarmente fiera delle sue produzioni, mentre io credo che non ci si debba mai “vergognare” del proprio passato, perché è grazie ad esso che siamo diventati ciò che siamo oggi.
Certo magari saranno scritte in maniera più infantile, con uno stile totalmente diverso, con errori e tutto quello che vuoi, ma è sempre bello ricordare da dove siamo venuti, magari anche solo per prendersi in giro e farci sopra una risata, no?
Urge quindi un post goliardico sulle origini di Chiara Tremolada scrittrice, nel quale ci sveli qualcosa in più sulle tue origini, perché la vita è troppo corta per prendersi sul serio, pensaci! 🙂
Grazie ancora buon inizio di settimana.
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Figurati, trovo che il tuo blog sia perfetto per chi si avvicina all’apicoltura. Non ne ho trovati molti di così ben impostati 😉
È da un po’ che avevo in mente di scrivere un articolo su “come non si scrive narrativa” portando come esempio le mie fanfiction… Potrei seguire il tuo suggerimento e ampliare il post anche su altri ambiti 🙂
Buona settimana a te!
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