La mossa del principe – C. S. Pacat

Se nella mia recensione di Il principe prigioniero avevo detto che la parte violenta della storia era risolta in modo troppo sbrigativo, in questo secondo volume, dalla metà in poi, si vede invece un progresso notevole nello stile dell’autrice.

Le battaglie sono finalmente vivide e realistiche e anche i duelli sono descritti con dovizia di particolari.

Il punto di forza di questa saga ma, in particolare, di questo libro è la caratterizzazione dei protagonisti.

La storia è narrata con una terza persona immersiva e il punto di vista è quello di Damen, principe di Akielos fatto prigioniero a causa di un inganno ordito da suo fratello e venduto come schiavo a Laurent, il glaciale e spietato principe di Vere.

Se nel primo volume Damen si soffermava sugli sperperi e le crudeltà gratuite commesse nella corte di Vere, di cui Laurent ne è il rappresentante, in questo secondo volume si scopre la vera natura di Laurent e gli inganni che suo zio, il Reggente, ha messo in atto per impedirgli di ascendere al trono.

Laurent è un personaggio complesso, contorto, ed è impossibile capire quando dice la verità e quando recita. Ovviamente, è altrettanto impossibile capire quando scherza.
Ci sono rari momenti in cui si comporta come un ragazzo della sua età, salvo tornare a essere l’inflessibile principe di Vere in meno di due facciate.
Ogni sua parola, gesto o azione ha un significato ma, come si trova spesso a pensare Damen, è impossibile capire quale sia tale significato.

Damen, a differenza di Laurent, ha una mente diretta e pragmatica. Se il suo obiettivo è A, si dirige su A, senza passare da B, C e D.
Fatica a seguire i ragionamenti macchinosi di Laurent e a stare al passo con gli intrighi che, come ha imparato a sue spese, non coinvolgono solo la corte di Vere, ma la stessa Akielos.

Due personalità così diverse, unite da odio reciproco ma anche da un obiettivo comune, finiscono inevitabilmente per scontrarsi e, al contempo, conoscersi.
L’evoluzione del loro rapporto è ben orchestrata, lenta, progressiva, non senza passi indietro.
Mi chiedo quali saranno le conseguenze del cliffhanger finale e non vedo l’ora di leggere il terzo volume.

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2 Comments

  1. Umh… Dalla tua recensione ne deduco che è bello “corposo”. A me piacciono le storie che i personaggi credibili e contestualizzati rendono credibili
    Lo inserisco nella mia coda da leggere 😉, anzi li inserisco visto che di trilogia si tratta 🤭
    Grazie del consiglio 👍

    Piace a 1 persona

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