Ho scoperto questo libro grazie a Instagram, sulla pagina dell’autrice.
Nonostante una coda di lettura lunghissima e il fatto che “Come vento” è un bel mattoncino da circa 500 pagine, non mi sono lasciata spaventare e mi sono buttata nella lettura di questo fantasy soft venato di romance.
In un paio di settimane, non senza interruzioni date dalla vita reale, sono arrivata alla fine, all’ultima pagina, a uno di quei finali che io adoro ma di cui non posso anticiparvi nulla.
Lo stile di “Come vento” è elaborato, descrittivo e ricco di metafore che raccontano più di mille parole. Ogni cosa è mostrata, mai raccontata.
I riferimenti alla mitologia e all’epica classica arricchiscono la storia e, per analogia, aiutano nella comprensione dei rapporti che intercorrono tra i personaggi, quando ancora il loro passato e la loro personalità sono avvolti nel mistero.
Scappò come un animale ferito e la lasciò lì, congelata in un grido muto di fermarsi, che non lo odiava, che le mancava da impazzire.
Eppure, non la sentì. Era come trovarsi su due sponde diverse del Klide, in un’ansa troppo burrascosa per consentire il guado. Vind ci provava a chiedergli scusa, ma il rimbombo della corrente si mangiava le parole, li condannava a essere due marionette mute e sorde.
Vind, la protagonista, è un personaggio pieno di potenzialità, che l’autrice ha saputo cogliere e sviluppare adeguatamente, un passo alla volta, non senza brusche cadute all’indietro, sempre motivate e contestualizzate.
Gren, co-protagonista, è altrettanto ben sviluppato. Ogni sua frase o azione, col passare dei capitoli, trova una spiegazione.
I rapporti tra i personaggi principali sono ben costruiti, non sempre idilliaci, ma reali e umani.
Anche i personaggi secondari ricevono il giusto spazio e viene dato loro un background sufficiente a comprendere le motivazioni che li muovono.
Nonostante all’inizio mi sia risultato tremendamente insopportabile, col passare dei capitoli, ho apprezzato molto il personaggio di Aske, primo amore della protagonista.
Fin dalle prime righe, è facile incasellarlo nello stereotipo del figlio di buona famiglia, determinato a mantenere alto il nome dei suoi avi ma senza avere tuttavia spiccate doti carismatiche o abilità al comando.
Con il dipanarsi della trama, però, la sua vera personalità viene alla luce e diventa impossibile non empatizzare con lui, anche nei momenti in cui fa di tutto per rendersi sgradevole.
In conclusione, “Come vento” è un ottimo romanzo, uno dei fantasy migliori letti quest’anno, con uno stile di altissimo livello e con una vicenda romance ben sviluppata.
Qui potete trovare il blog personale dell’autrice: ODIBLUE
Se lo avete letto o avete in mente di leggerlo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Bella recensione, soggetto interessante, mi hai incuriosito.
Ti avevo seguito anche con la trilogia “Captive Prince” di C.S. Pacat e non mi ha deluso.
Lo metto in lista.
Grazie del consiglio.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te, Ermo Colle.
Sono felice che i miei consigli di lettura, finora, non ti abbiano delusa 🙂
"Mi piace""Mi piace"